Legno carbonizzato. Una protezione naturale

La maggior parte dei rivestimenti esterni, in particolare in legno, richiedono operazioni di manutenzione periodiche per proteggere le superfici dagli effetti negativi degli agenti atmosferici.

Spesso questi si degradano a causa dei raggi UV, delle piogge e delle condizioni di umidità ciclica, nonché della crescita di muffe e del degrado biologico. Questi fattori causano scolorimento, screpolature, macchie, erosione e alterazioni dimensionali. Per proteggere i rivestimenti è sempre necessario un trattamento.

La necessità di manutenzione varia a seconda della quantità di pigmento nel rivestimento e dall'uso di assorbitori UV nel caso di installazioni all'aperto. Spesso è necessario un rinnovo totale entro 3–7 anni per le finiture trasparenti e 10–15 anni per le opzioni più fortemente pigmentate.

Il legno carbonizzato, la modifica della superficie delle tavole con il processo di carbonizzazione offerto da Yakisugi Italia ha il potenziale di aumentare la durata dei rivestimenti con una ridotta necessità di manutenzione rispetto al classico rivestimento in legno. La tecnica Yakisugi modifica la superficie stessa del legno, creando una resistente epidermide protettiva.

Durante il processo termico, che supera i 1000 gradi, le componenti più reattive del legno, cioè l'emicellulosa e la cellulosa amorfa, si degradano tramite la cosiddetta pirolisi. Queste componenti contengono le molecole responsabili dell'assorbimento dell’acqua. Una volta alterate tramite il fuoco si ottiene una superficie idrorepellente, migliorando sia la durata meccanica che quella biologica. Vengono di conseguenza eliminati tutti i carboidrati di cui sono golosi i parassiti del legno.

Lo strato di carbonio superficiale dona un effetto ignifugante alla tavola, che sarà in grado di resistere più a lungo alle fiamme vive. Questo effetto viene mantenuto anche dopo la spazzolatura. Lo strato più esterno avrà un ridotto contenuto di cellulosa, che reagisce facilmente al fuoco, e lascerà spazio alla lignina, che è molto più resistente alle sollecitazioni termiche.